“Volevo” il singolo che anticipa il nuovo album degli esterina
—“Volevo” è una canzone sul desiderio che vuole uscire dall’emergenza della pandemia, dal terrore della guerra, che vorrebbe venire via da tutte le emergenze planetarie e tornare a raccontare uno spazio e un tempo non obbligato nelle vite. Come il rovescio della medaglia, la canzone racconta anche le complessità del desiderio,le sue nevrosi, lo spazio di non risolto che sempre un desiderio comporta.
“Volevo” è in questo senso proprio una canzone di esterina: senza paracadute, che parte da un desiderio passato, dalle occasioni disattese, e procede verso un presente pieno di vuoti. Tutte queste cose però vengono fatte scivolare dalla musica sul piano inclinato della realtà, in un dialogo immaginario tra “volevo” e “avrei voluto”, che descrive il bisogno della felicità e la continua tensione che c’è tra la felicità in “potenza” e la felicità che si concretizza, in “atto”, in un modo per sempre imperfetto.
Una canzone di desiderio. Nei 3 minuti e 42 secondi della durata il verbo volere, all’imperfetto indicativo, viene pronunciato 28 volte e in tutto il pezzo vengono pronunciati (cantati) 50 verbi. Un dialogo tra “imperfetto indicativo” e “passato condizionale” che cerca un futuro ipotetico praticabile. Nella musica che sostiene quest’impianto testuale si affacciano muraglie di chitarre elettriche, synth analogici, vocoder, potenti spazi sonici propri del sound tra post rock e canzone che la band produce in modo programmatico da 15 anni.
Gli Esterina quest’estate saranno in tour per dare un primo assaggio del nuovo album in uscita per l’autunno 2022.