CCCP – Fedeli alla Linea, la storia non è finita!
La storia non è finita. Siamo davvero orgogliosi di annunciare l’inizio della collaborazione con CCCP – Fedeli alla Linea, l’iconico gruppo musicale della scena alternativa, punk e rock italiana degli anni ’80, la band più prorompente e significativa di quel periodo, che Musiche Metropolitane rappresenterà a partire dal concerto del 21 ottobre 2023 al Teatro Valli di Reggio Emilia, in occasione del loro inedito “Gran Galà Punkettone”.
La saga epica di CCCP – Fedeli alla Linea riparte, sancita da manifesti ideologici e inni strazianti, paranoia e ipnotica ironia, ululati punk e misticismo.
Un patrimonio collettivo punk, che siamo fieri di restituire a voi tutte e tutti.
Gran Galà Punkettone – CS
CCCP – Fedeli alla linea mancò nel 1990, dissero mancanza d’aria. Questo cos’è? La
reunion di una band scomparsa? Il crogiolarsi della nostalgia? Ostinazione? Un
monumento funebre con annessa certificazione di morte?
Stati di agitazione.
Gran Punk Gala
immagini e parole.
Eppure sono vivo.
Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici, Danilo Fatur.
CCCP – Fedeli Alla Linea
cellula dormiente risvegliata
Sorpresa: la storia non è finita, il mondo lo stesso coacervo di tensioni, nuovi
protagonisti per la messinscena obsolete. Rimodellato l’impero del male, risvegliate
entità primitive sotto un cielo punteggiato da visioni/sensori a circoscrivere zone di
influenza, d’interesse, d’intervento. In basso migrazioni, dislocazioni, catastrofi,
guerre diretta sul telefonino. Porno ultima frontiera dell’emancipazione. Oltre il
rumore dell’trattenimento un silenzio assordante, barlume di infinito.
Filmati rari o inediti, apparizioni. Gran maestro di cerimonia, regista d’opera: Fabio
Cherstich.
Un Gran Punk Gala non si improvvisa, è un ordito. Si sta tramando.
Felicitazioni!
Data zero
Sabato 21 ottobre 2023 ore 20:30
Teatro Municipale Valli
Gran Gala Punkettone di parole e immagini
con
CCCP – Fedeli Alla Linea
Daria Bignardi
Andrea Scanzi
regia di Fabio Cherstich produzione Festival Aperto Fondazione I Teatri Reggio Emilia – in concomitanza con la mostra “Felicitazioni! CCCP – Fedeli Alla Linea 1984 2024”, Chiostri di S. Pietro, a cura della Fondazione Palazzo Magnani, Reggio Emilia.
CCCP – Fedeli alla Linea
Sono nati a Berlino, quando Massimo Zamboni, chitarrista, incontra Giovanni Lindo Ferretti, frontman e cantante. Nel 1982 entrano nella band Zeo Giudici alla batteria e Umberto Negri al basso (e alla drum machine), e i quattro prendono il nome di CCCP – Fedeli alla linea.
Le sonorità del gruppo sono un insieme di influenze e suggestioni inedite nel panorama italiana dell’epoca. Con la pesante influenza delle subculture berlinesi dove il gruppo inizia a muovere i primi passi. Questo primo periodo di rodaggio suonando per diversi diversi mesi nelle feste del territorio emiliano, porta a incidere un Demo di 5 canzoni nel 1983.
Dopo l’addio del batterista Negri, il gruppo apre le porte ad Annarella Giudici, la “benemerita soubrette”, Danilo Fatur, “artista del popolo” e Silvia Bonvicini (fino al 1985): grazie a questi tre nuovi ingressi, la band evolve soprattutto nella presenza scenica, integrando il loro sound con elementi teatrali che diventano caratteristiche fondamentali del gruppo.
Nel 1984 esce il primo singolo, Ortodossia, a cui seguono due EP: Ortodossia II e Compagni, cittadini, fratelli, partigiani nel 1985. È dal 1986, però, che il gruppo spicca il volo e pubblica l’album 1964-1985 Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi – Del conseguimento della maggiore età: considerato dalla critica una vera e propria pietra miliare nella musica punk rock italiana. Al suo interno si trovano alcuni brani diventati simbolo non solo della band, ma di un’epoca come Emilia paranoica e Mi ami?. La musica dei CCCP – Fedeli alla linea raccoglie un successo sempre più grande, che porta il gruppo punk-rock a lasciare l’etichetta indipendente Attack Punk Records di Bologna per unirsi alla major Virgin Dischi. La decisione, ovviamente, suscita polemiche tra i fan, che iniziano a criticare la band per essersi “venduti” al successo prendendo le distanze dalla natura punk.
Nel 1985 entra nel gruppo Ignazio Orlando, per sostituire il tassista Umberto Negri. Nel 1987 escono il singolo Oh! Battagliero e l’album Socialismo e barbarie, un disco ispirato dal conflitto comunista tra l’instaurazione della società socialista e il pericolo della barbarie. Anche questo disco diventa un punto di riferimento. Al suo interno, troviamo anche un tributo a Sid Vicious, bassista dei Sex Pistols e icona per eccellenza del punk degli anni Settanta, nel brano Tu menti.
Inoltre, sempre nel 1987, la band debutta a teatro con lo spettacolo Allerghia. Definito un atto unico di confusione umana, dove Fatur e Annarella, riprendono lo spazio a loro promesso interpretando poesie e monologhi scritti dallo stesso Fatur. È in questo contesto che debutta la canzone Amandoti, cantata prima da Annarella Giudici, e poi da Ferretti nell’album del 1990 Epica Etica Etnica Pathos.
Il gusto per il gesto teatrale e per la contaminazione dadaista, porta i CCCP – Fedeli alla linea a pubblicare singoli diventati di culto come il duetto con Amanda Lear Tomorrow (Voulez vous un rendez vous). Collaborazione, quella con Amanda Lear, che proseguirà quando la cantante registrerà la voce francese in Inch’Allah – Ça va.
Avvicinandosi agli anni ’90, i CCCP – Fedeli alla linea proseguono la loro strada di contaminazione tra punk ed elettronica. Il terzo album Canzoni preghiere danze del II millennio – Sezione Europa (1989) è il risultato di questo processo: è un lavoro apparentemente più tranquillo nelle sonorità rispetto al punk degli esordi.
Dopo un tour insieme ai Litfiba, Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli e Ringo De Palma entrano nei CCCP – Fedeli alla linea, che diventano così una band composta da ben 8 elementi. Una formula che sembra funzionare all’inizio, tanto da registrare l’album Epica Etica Etnica Pathos, anche se questi sono gli ultimi momenti di gloria dei CCCP – Fedeli alla linea che il 3 ottobre 1990, giorno della riunificazione tedesca, decidono di sciolgono trasformandosi nel nuovo progetto CSI – Consorzio suonatori indipendenti.