“Emancipandosi dai dogmi musicali anglo-americani ed elevando la provincia emiliana a scenario universale, la saga epica di CCCP-CSI ha segnato uno dei momenti fondamentali del rock italiano. Tra manifesti ideologici e inni dolenti, ironia e paranoia, rabbia punk e misticismo orientale”
“I CCCP nascono nel 1982 a Berlino, dall’incontro di Giovanni Lindo Ferretti (voce) e Massimo Zamboni (chitarre). I due si muniscono di drum machine e suonano in giro per la Germania, rifacendosi soprattutto al punk espressionista di Einsturzende Neubauten. Il ritorno in Italia porta l’illuminazione. La cultura popolare emilano-romagnola può essere filtrata da etica ed estetica punk. Non si tratta di colte ricerche ma proprio della superficie culturale turistico-godereccia-comunista della regione. Del resto, anche il nome CCCP non inneggia al comunismo sovietico ma ne celebra la pronuncia storpiata da un ipotetico militante provinciale. Quasi anni 50. Quasi Guareschi. I due mettono in piedi degli show, ma l’impatto col pubblico non è dei migliori: la complessità e il distacco dei testi e la mancanza di linee melodiche non aiutano. L’idea allora è arricchire lo show con situazioni e personaggi. Così Danilo Fatur e Antonella “Annarella” Giudici si uniscono alla band.Ora la formazione è al completo: questa è la vera nascita dei CCCP.”